martedì 29 gennaio 2013


Il 2012 è stato un anno da dimenticare per l'immobiliare europeo: nella prima metà è stata in discussione la stessa esistenza della moneta unica, mentre nella seconda parte il mercato è rimasto piatto.

Molto meglio, per sentimet e previsioni, l'apertura del 2013 e ancora meglio dovrebbe essere il 2014.

Buttati alle spalle i dubbi sulla tenuta dell'euro e confortati dalle notizie da Cina e Usa, i segmenti di mercato legati agli uffici e al retail stanno dando segni di stabilizzazione, con anzi un aumento degli affitti nelle location prime, sostenuti da una domanda inferiore all'offerta di prodotto disponibile.

La lettura arriva dagli analisti di Cbre, che in area euro puntano in particolare sul dinamismo di piazze come Svezia a Germania.

Ma è soprattutto dalla Polonia che si aspettano lo sprint migliore, con un rilancio già partito e destinato a rafforzarsi nel 2014.

Se in Europa il take-up sul fronte uffici oscilla intorno al 7%, in Polonia lo stesso indicatore è già al 9%, con livelli anche più brillanti nelle città di Varsavia e Cracovia.

Forte la domanda di spazi retail da parte dei principali operatori commerciali internazionali che in Polonia con i loro marchi contano di aprire in totale 30 punti vendita nei prossimi 12 mesi.

Tornando al quadro generale, Cbre segnala per quest'anno un'Europa a due velocità, con i paesi del Centro e del Nord in ripresa, sia a livello di investimenti che a livello di domanda di spazi, dove il tema – sempre nei Paesi settentrionali - sarà la polarizzazione della domanda sugli spazi prime, a scapito degli spazi secondary.

2 commenti:

  1. Confermo la forte domanda di soluzioni per uffici e studi associati di professionisti, in zone centrali e business. Questo è prodotto diretto della Crisi che sta variando molti equilibri ed assetti societari che, trasformandosi, si ricompongono e si insediano in nuove soluzioni.

    Inoltre c'è una ripresa in numero di transazioni residenziali, non importante come valori ma con velocità e disordine tipico delle situazioni di inversione di tendenza.

    Abbiamo assaggiato il fondo del barile, ma ci sono i segni del cambiamento di fase. Fermo restando un abbassamento ulteriore dei prezzi in allineamento con la Realtà e con la nuova capacità di spesa delle famiglie.

    Ciao!
    A.

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  2. Confermo con te Andrea, sicuramente la ripresa ci sarà, soprattutto nella seconda metà dell'anno, e si confermerà un livellamento di prezzi verso il basso.
    Buon lavoro

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