giovedì 22 marzo 2012

IMU, come rincara l’imposta nelle principali città italiane

La prima scadenza IMU, fissata per il 16 giugno 2012, si sta avvicinando. Cerchiamo quindi di capire quali sono gli obblighi per i proprietari delle case, e quali altri appuntamenti con il pagamento dell’imposta municipale unica sono attesi durante l’anno in corso, che si preannuncia come particolarmente penalizzate sotto il profilo dei rincari fiscali. Cresce l’attesa per il 30 giugno Fino ad oggi sono poche le amministrazioni comunali che hanno deciso di ritoccare le aliquote IMU al rialzo: la motivazione non risiede tuttavia in un estremo virtuosismo da parte dei primi cittadini, quando nel fatto che per la chiusura dei budget delle municipalità c’è ancora parecchio tempo. Le decisioni sulla revisione dei margini delle aliquote IMU sono infatti da assumere entro il 30 giugno: è pertanto probabile che i Comuni aspettino lo svolgimento delle tornate amministrative di maggio per poter effettuare un incremento (sgradito) delle aliquote immediatamente dopo. In alcuni grandi centri urbani, da Roma a Bologna, da Firenze a Trento, gli aumenti sono già stati deliberati o sono sostanzialmente pronti per la delibera. Nella maggior parte dei casi i ritocchi più corposi hanno riguardato le seconde case, anche se non sono state esentate nemmeno le prime abitazioni ad uso residenziale. Che la stragrande maggioranza dei Comuni possa portare in aumento le aliquote IMU è d’altronde cosa ben nota: con l’ultima ondata di tagli le municipalità hanno visto rapidamente ridotte le proprie disponibilità monetarie, con conseguente necessità di reperire ulteriore liquidità su altre fonti. Le scadenze La scadenza più ravvicinata, come già segnalato, è stabilita per il 16 giugno: entro tale data i proprietari di casa dovranno pagare la prima rata dell’Imu, l’imposta municipale che ha ampiamente sostituito la vecchia Ici. La prima rata prevederà il pagamento di un onere calcolato sulla base dell’aliquota del 4 per mille in maniera quasi omogenea per tutte le aree comunali. Il vero cambiamento avverrà invece con la seconda rata, quella di dicembre, che si preannucia poter essere molto più salata. La ragione è abbastanza semplice: mentre la rata di giugno è calcolata sull’aliquota base, quella di dicembre sarà invece conteggiata tenendo conto delle decisioni delle singole municipali, che potrebbero portare in probabile aumento l’aliquota stessa (cosa invece ben poco probabile per la scadenza di giugno, considerata la difficoltà nel chiudere il budget entro tali termini). Sulla prima casa di proprietà, infatti, i Comuni possono oscillare con le aliquote tra il 4 e il 7 per mille. L’aliquota diventerebbe ancor più pesante per le seconde case, con una spinta fino al 10,7 per mille. A Genova l’IMU sulla prima casa che abbiamo assunto come termine di riferimento è pari a 372 euro. Ben più cara l’IMU in caso di applicazione su casa in affitto, che sale a quota 1.230 euro rispetto ai 628 euro del 2011, con un aumento di quasi 100 punti percentuali. Risparmieranno, invece, coloro che sono titolari di case sfitte, che pagheranno 1.230 euro rispetto ai 1.268 euro del 2011.

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