sabato 10 dicembre 2011

MERCATO IMMOBILIARE GENOVESE

Genova - Dai volumi di compravendita del mercato immobiliare residenziale, compilato dall’Agenzia del Territorio in collaborazione con l’Osservatorio del mercato immobiliare, emerge che i liguri vendono la propria abitazione solo quando c’è una effettiva necessità. Questo elemento crea una sorta di clima d’attesa, alla luce dello scenario economico, che genera una stabilità di compravendita e una tenuta media sui prezzi. I dati prendono in considerazione il primo semestre 2010 paragonato ai primi sei mesi dell’anno 2011. Questo scenario, in estrema sintesi, pone la Liguria in linea alla media nazionale con una contrazione del settore del 5%. Spulciando il rapporto però si possono evidenziare alcuni dati in controtendenza. Intanto le compravendite della provincia di Genova fanno registrare un +3%. Genova città fa da traino a tutto il comparto regionale. Nel capoluogo tengono le zone di Castelletto, Voltri e Pegli, mentre Sampierdarena crolla registrando un -3.1%. In pratica nel Centro-Ovest non si compra e non si vende. Restano invariate le quotazioni medie nelle zone di pregio dove però la forbice si allarga: aumenta il valore delle residenze di lusso, ma nella stessa zona si possono trovare case a buon prezzo. Insomma, dati piuttosto schizofrenici che però, tirando le somme fanno quadrare i conti. Come ad esempio la collocazione di Genova su scala nazionale: risulta quarta in classifica per volumi di compravendite, ma agli ultimi posti se si considera l’intera provincia.

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